Che sia di Modena, Grasparossa o Reggiano, il Lambrusco è la chiara dimostrazione di quanto ogni vino sia profondamente legato al carattere del proprio territorio, costituendone la sua espressione più autentica. Il Lambrusco, prima ancora di essere uno dei vini più conosciuti e venduti nel mondo, è soprattutto apprezzato e bevuto dagli abitanti della sua terra, che lo producono e consumano da secoli. Un vino moderno, che esalta tutte le sue caratteristiche di frutto e di armoniosità, e che è anche un vitigno. O meglio, una famiglia di vitigni autoctoni: oggi le varietà coltivate sono 12 (tra cui Sorbara, Grasparossa, Salamino, Marani, Maestri), a cui se ne aggiungono altre non appartenenti direttamente a questa famiglia, come l’Ancellotta, che in piccola parte possono fare parte della composizione di molti vini Lambruschi.
Tutte le DOC
Le DOC modenesi sono 4: il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, il Lambrusco Salamino di Santa Croce e il Lambrusco di Modena. In provincia di Reggio Emilia ha origine il Lambrusco Reggiano DOC e il Lambrusco DOC Colli di Scandiano e di Canossa; a Parma, infine, si produce il Lambrusco Colli di Parma DOP.
La versione amabile è indiscutibilmente la più apprezzata: frizzante, vivace e conviviale, è il ritratto dell’Emilia e dei suoi abitanti.