Umbria da bere

Famosa nei secoli per il bianco Orvieto conservato nel tufo, oggi ha come fiore all’occhiello il rosso Sagrantino di Montefalco: un viaggio nell’enologia del cuore verde d’Italia

L’Umbria ha una storia vinicola secolare. Segni concreti circa la coltivazione della vite e la produzione del vino in questa regione sono forniti dal ricco vasellame usato per contenere il vino, ritrovato nelle tombe etrusche, mentre nel Medioevo furono soprattutto gli ordini monastici cistercensi e benedettini a dare impulso alla fiorente viticoltura. Per secoli, poi, l’Umbria vinicola si è identificata nel vino Orvieto, che già alla fine del XVI secolo veniva imbottigliato nei caratteristici fiaschi impagliati. È a partire dagli anni ‘30 del Novecento che, nella regione conosciuta da tutti come il “cuore verde d’Italia”, si diffondono altre preziose denominazioni, oggi famose in tutto il mondo: su tutte il Sagrantino.

DOCG, DOC E IGT

In Umbria, le produzioni dei vini di qualità sono rappresentate da 2 Docg, 13 Doc e 6 Igt. Le due Docg sono Torgiano Rosso Riserva e Sagrantino di Montefalco (o Montefalco Sagrantino), entrambi vini rossi.
Le Doc sono: Amelia, Assisi, Colli Altotiberini, Colli del Trasimeno, Colli Martani, Colli Perugini, Lago di Corbara, Montefalco, Orvieto, Rosso Orvietano o Orvieto Rosso, Torgiano, Todi e Spoleto.
Infine, i vini a Indicazione Geografica Tipica sono: Allerona, Bettona, Cannara, Narni, Spello e Umbria.

I BIANCHI
A differenza di altre regioni in cui spesso domina uno specifico stile di vino, in Umbria la produzione è divisa, quasi equamente, fra vini bianchi e vini rossi. Fra le uve a bacca bianca è certamente il Grechetto a ricoprire oggi il ruolo primario: si tratta di un’uva autoctona dell’Umbria diffusa in tutta la regione e con la quale si producono interessanti bianchi, sia in purezza, sia in blend con altre uve. È però l’Orvieto ad avere segnato la storia dell’enologia umbra: questo vino, che gli Etruschi facevano fermentare nelle grotte scavate nel tufo, oggi si produce nelle versioni secco e abboccato, cui si aggiunge il particolare ed elegante Orvieto muffa nobile, da invecchiamento. Altre apprezzate uve a bacca bianca della regione sono Malvasia Bianca, Trebbiano, Verdello, Canaiolo Bianco e Procanico.

I ROSSI
L’uva rossa più importante di tutta l’Umbria è oggi il Sagrantino, presente quasi esclusivamente nello splendido territorio di Montefalco, in provincia di Perugia: Sagrantino significa Montefalco e Montefalco - dal punto di vista enologico - significa Sagrantino. Docg dal 1992, è un’uva unica nel suo genere, tra quelle con il più alto contenuto di polifenoli, sostanze molto positive per la qualità del vino e anche per la salute delle persone. Ma a Montefalco è importantissimo anche il Montefalco Rosso e il Montefalco Rosso Riserva, vini Doc la cui produzione è consentita nell’intero territorio comunale di Montefalco e in parte dei comuni di Bevagna, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Castel Rinaldi, nella provincia di Perugia. Tra le uve a bacca rossa umbre si ricordano infine Sangiovese, Ciliegiolo, Canaiolo Nero, Montepulciano, Barbera e, in particolare, il Gamay introdotto nell’area del Lago Trasimeno da oltre un secolo.

PIACEVOLI ABBINAMENTI

Per lo più, i vini umbri sono dotati di grande struttura e si accostano perfettamente a una cucina tipica contadina: esaltano piacevolmente i sapori decisi delle carni, dei cereali e dei legumi. La zuppa di lenticchiedi Castelluccio,condita con olio extravergine di oliva UmbriaDop, è per esempio ottima in abbinamento con un ColliMartani Grechetto. I buonissimi salumi della Valnerina edi Norcia, tra cui lo stagionato e saporito Prosciutto diNorcia, raggiungono l’apice del piacere degustativo con una Malvasia bianca di Amelia, mentre il tartufo nero della Valnerina e il tartufo bianco dell’Alta Valtiberina, degustati con semplici  crostini o con le tagliatelle, sono ideali in abbinamento con un Trebbiano spoletino. Il Sagrantino è particolarmente indicato con il piccione farcito e l’agnello al forno, mentre piatti a base di pesce come il tegamaccio - una zuppa di pesce del Lago Trasimeno – vanno bene con un giovane Gamay dei Colli del Trasimeno. Tra i dolci, la ciaramicola perugina – focaccia lievitata con Alchermes e glassata con albume d’uovo – è ideale con un Vin Santo dei Colli Perugini, mentre la rocciata di Assisi – sfoglia ripiena di frutta fresca e secca, cacao e spezie – si sublima con un Sagrantino Passito.

La festa della vendemmia

Sono state confermate le date della manifestazione legata al vino più famosa dell’Umbria, uno dei più suggestivi appuntamenti con il vino d’Italia. Enologica Montefcalco è una rassegna dedicata ai grandi vini del territorio, a partire dal Montefalco Sagrantino Docg, tra gastronomia d’eccellenza, cultura del buon vivere, degustazioni, trekking tra filari e olivi e laboratori, anche per bambini. L’evento, giunto alla sua 41esima edizione, si svolgerà dal 18 al 20 settembre a Montefalco, uno dei borghi più belli d’Italia. La manifestazione si conclude con la suggestiva e tradizionale Festa della vendemmia, con i carri allegorici delle frazioni di Montefalco e le degustazioni di vino, salumi, formaggi, zuppe e vari dolci tutti rigorosamente fatti secondo le ricette antiche della tradizione culinaria montefalchese.