Come educare il gusto dei bambini

È molto importante che si sviluppi correttamente, perché determinerà le scelte alimentari in età adulta. I consigli di comemangio.it, il portale di educazione alimentare dell’Università Cattolica

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La mamma ha un ruolo fondamentale nella nascita delle preferenze alimentari del bambino: attraverso il liquido amniotico (durante la vita intrauterina) e con l’allattamento espone il neonato a un’ampia varietà di sapori. Con la crescita, lo svezzamento rappresenta una tappa fondamentale per lo sviluppo del gusto del bambino: l’accettazione di alimenti nuovi e di conseguenza di nuovi sapori è determinata da diversi elementi, in primis dall’esposizione ripetuta ad un determinato cibo durante l’allattamento. In questa fase delicata è fondamentale, come genitori ed educatori, proporre pietanze che presentino un’ampia varietà di colori e sapori. Anche l’ambiente familiare influisce sui comportamenti del bambino man mano che cresce: prende i genitori come esempio nelle attività della vita quotidiana, incluso il momento del pasto. È quindi fondamentale che i genitori adottino abitudini alimentari corrette sin dai primi momenti della vita del bambino, in modo da trasmetterle nei momenti di condivisione a tavola.

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5 buone regole

Esistono alcune semplici strategie per favorire un corretto sviluppo del gusto nei bambini. Eccone alcune:


1 Condividere almeno un pasto al giorno a tavola insieme;

2 Non utilizzare il cibo come ricompensa o punizione; nei bimbi potrebbe nascere la tendenza a ricercare maggiormente alimenti per loro proibiti e/o a rifiutarne altri;

3 Proporre piatti colorati e “attraenti”;

4 Non presentare il piatto preferito tutti i giorni, è importante riproporre anche le pietanze che il bambino non gradisce, senza costringerlo, per indurne la tolleranza;

5 Non incoraggiare il “fuori pasto”.