MANGIARE DUE VOLTE MEGLIO, NON PER DUE. LA DIETA DELLA GRAVIDANZA.
Probabilmente non tutte, ma molte donne durante la gravidanza si saranno sentite dire che adesso dovevano mangiare per due, in modo da non far mancare nulla al bambino.

Niente di più sbagliato, quando si aspetta un figlio occorre mangiare due volte meglio, non il doppio di quanto si mangiasse prima. I fabbisogni nutrizionali che aumentano in gravidanza sono diversi, ma nessuno raddoppia. Partiamo dall’energia, il cui apporto nel primo trimestre si accresce in modo limitato (+ 69 kcal al giorno), mentre dal quarto e dal settimo mese di gestazione il fabbisogno energetico giornaliero cresce rispettivamente di 266 e 496 kcal. Non è tanto, per una donna con un fabbisogno energetico pre-gravidanza di 2.000 kcal, sono incrementi del 15-25 % nei due ultimi trimestri.
Anche la richiesta proteica indotta dal bambino, quasi nulla nel primo trimestre, sale a 3.3 g/giorno dal 4° mese per arrivare a 13.1 g/giorno dal 7° mese. La copertura di questo maggior fabbisogno non è complicata, se si pensa che un bicchiere di latte (200 ml) apporta circa 6.5 gr di proteine e 125 di yogurt corrispondono a circa 4 grammi di proteine. Da notare che questi alimenti, considerati globalmente, forniscono alla futura mamma anche 400 mg di Ca, a fronte di un maggior fabbisogno giornaliero di 250 mg per questo nutriente.
Durante la gravidanza è necessario aumentare l’apporto di fibra, questo per evitare sia un eccessivo aumento di peso, che la stitichezza. Un introito di 30 grammi giornalieri è l’obiettivo che la donna in dolce attesa deve porsi.
Un altro fondamentale nutriente di questa importante fase della vita, è l’acido folico, detta anche vitamina B9. Il suo fabbisogno in gravidanza passa da 330 microgrammi/giorno a 600 microgrammi/giorno ed è fondamentale soddisfarlo, anche per evitare il rischio di avere figli affetti da spina bifida. Per prevenire questa patologia, l’assunzione di acido folico dovrebbe essere aumentata già nelle prime due settimane dal concepimento, ragion per cui gli USA hanno reso obbligatoria l’aggiunta di questa vitamina nelle farine di cereali, così da alzarne l’assunzione in tutta la popolazione americana. Le verdure a foglia larga sono le principali fonti alimentari di questa vitamina ma per coprire una richiesta metabolica così aumentata, è consigliabile ricorrere ad integratori. Integratori che devono contenere anche vitamina B12 e ferro, il cui fabbisogno aumenta drasticamente arrivando a 27 mg/giorno da 18 mg/giorno che era prima dell’inizio della gravidanza. In questi nove mesi, il piatto della donna deve contenere fonti di acidi grassi essenziali, quelli chiamati omega 3 e omega 6. Noci e pesci ne sono ricche fonti, ma ormai molti integratori per la gravidanza li contengono in quantità adeguate. Il loro ruolo è quello di consentire un’adeguata formazione del sistema nervoso e visivo del bambino e pertanto continueranno ad essere essenziali anche dopo il parto.
Per saperne di più
SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana (2024) Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana. 5° edizione. Biomedia Editore.
Redatto da:
Filippo Rossi
Dipartimento DiANA – Sezione di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione
Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza
