Piove, usciamo

Durante l’estate nulla vieta di andare fuori con i figli e imparare ad apprezzare la natura anche sotto l’acqua. L’importante è attrezzarsi, ecco come

Chi lo dice che quando piove le vacanze sono rovinate? Impariamo dagli inglesi (ma anche da scandinavi, belgi, olandesi ecc.) a non farci scoraggiare e godiamoci con la famiglia aria aperta e natura anche se il tempo non è benevolo. Le belle sorprese non mancheranno.

1) Non esiste bello o cattivo tempo, ci sono abiti giusti o sbagliati. In pratica, non è il meteo che si adatta a noi, siamo noi che ci dobbiamo adattare al meteo. Perciò via alla ricerca di abbigliamento specifico per la pioggia, per grandi e piccini: completi impermeabili giacca e pantalone con le cuciture termosaldate, a prova di diluvio; stivali inaccessibili alla pioggia, cappucci e cappelli da lupi di mare che sfidano le tempeste e impediscono alle gocce di infilarsi nel collo. Si trova tutto facilmente sul web ed è un investimento che sarà ripagato nel tempo.

2) Acquapark. Cambiate prospettiva e scoprirete che con la pioggia anche il più piccolo dei giardini o il più triste dei cortili si trasforma in un waterpark. Pozzanghere e scrosci d’acqua dal cielo e dalle grondaie fanno felici da sempre bambini, ragazzini e anche adulti disponibili a ricordare la propria infanzia. Il divertimento è maggiore con palloncini, bolle di sapone, palle rimbalzine, retini da pesca, colapasta, secchielli... Non preoccupatevi per il fango, tanto dopo c’è la doccia calda!

3) Snail watching. Basta un’aiuola per assistere alla trasformazione della natura quando piove. Fate osservare ai bambini come reagiscono fiori, foglie, fili d’erba, piante all’acqua dal cielo, chi si chiude, chi si piega, chi invece si apre per ricevere più idratazione. E chi spunta, come i funghi. E poi assistete alla libera uscita di lumache e chiocciole: vanno a spasso sotto la pioggia, perchè sono molluschi in origine marini che si sono adattati alla vita senz’acqua, ma conservano una grande dipendenza da essa.

4) Nel bosco “a naso”. Se la pioggia non è un temporale (e quindi non c’è rischio di fulmini), il posto più bello dove godersela è il bosco, soprattutto per il nostro naso. L’acqua risveglia i mille profumi della terra, delle cortecce, dei muschi, dei funghi. Giocate con i vostri figli a costruire un percorso olfattivo: tenendoli per mano, guidateli mentre tengono gli occhi chiusi e fate loro riconoscere a naso i luoghi in cui passate.

5) La capanna di ombrelli. Prendete gli ombrelli più colorati che avete, metteteli uno vicino all’altro e sedetevi con i bambini sotto questa fantasiosa capanna: sentire le gocce di pioggia che cadono sopra gli ombrelli, e godersi in questo modo il maltempo sarà divertente per tutti.

6) Caccia all’arcobaleno. L’arcobaleno è un fenomeno ottico e meteorologico, che produce uno spettro quasi continuo di luce nel cielo quando i raggi solari attraversano le gocce d’acqua rimaste in sospensione dopo la pioggia. Si può vedere l’arcobaleno anche presso una cascata o una fontana. In una giornata di pioggia, via libera alla caccia di arcobaleni, muniti di macchina fotografica, tablet o cellulare. Basta chiedere ai bambini di guardare ogni angolo di cielo: non appena vedranno un arcobaleno, dovranno scattare con l’aiuto dei genitori qualche bella foto ai meravigliosi colori di questo fenomeno. Una volta a casa, potranno poi anche riprodurre sulla carta l’arcobaleno appena ammirato con pastelli, tempere o acquarelli, segnando la data dell’avvistamento.